Le origini della comunità benedettina del Monastero di Santa Maria del Mare sono recenti, risalgono agli anni '50, quando il Vescovo della Diocesi della Spezia, Monsignor Giuseppe Stella, seguendo il desiderio della Serva di Dio "Itala Mela", chiese a uno dei monasteri benedettini di Bergamo di inviare un gruppo di monache per una nuova fondazione.
Disponibile ad accoglierle era un vecchio oratorio costruito presso l'antica Pieve di Marinasco, che diventò un piccolo ma delizioso monastero. Il fallimento di questo primo tentativo non fermò il santo Vescovo che si sentiva risuonare nel cuore le ultime parole di Itala morente: "Che tristezza morire fuori da un monastero!" e la Provvidenza si servì del sacerdote Don Mario Giusti, che si mise in contatto con l'abbadessa del Monastero di Rosano, Madre Maria Immacolata Fornasari.
Il 20 marzo 1963 il Vescovo parla con l'Abbadessa di Rosano e il 13 novembre 1966 si ha la solenne apertura del piccolo Monastero che si chiamerà Monastero di S. Maria del Mare.
Con il passare degli anni lo spazio divenne insufficiente, incapace di ospitare una vita zampillante di iniziative e di desideri che apparivano solamente sogni. Madre Beatrice, che certo non si lasciava facilmente vincere dalla difficoltà, con la sua intraprendenza pensò, fiduciosa nell'aiuto di Dio, di trasferire la comunità in un ambiente nuovo più confacente.
Il Signore aprì insperatamente le porte della Provvidenza e rese possibile la costruzione di un monastero sul colle di Castellazzo, a pochi chilometri di distanza, dove la comunità si è stabilita nel giugno del 2000.
Il Monastero di S. Maria del Mare è aperto all'ospitalità secondo la millenaria tradizione benedettina. Vale a dire a coloro che desiderano un luogo suggestivo e una Comunità monastica che, attraverso la preghiera liturgica, comunitaria e personale, il silenzio, la riflessione individuale o condivisa specie della Parola di Dio e della ricca Tradizione cattolica, possono offrire un aiuto per un ristoro fisico e spirituale.
È disponibile una sala conferenze e una sala da pranzo.
Durante il giorno è possibile accedere sempre alla cappella. Il Monastero, nelle persone a ciò incaricate e nei limiti delle sue attuali possibilità, cercherà di venire incontro a particolari e ragionevoli necessità dei singoli ospiti e/o dei gruppi. L'ospite, da parte sua, con il contegno discreto, il decoro nel vestire e nel parlare, mostri di avere coscienza e rispetto del luogo sacro in cui si trova.