Lago Omodeo – Sardegna: acque vaste, rive antiche e quiete maestosa nel cuore dell'isola.
Il Lago Omodeo è il più grande bacino artificiale della Sardegna, esteso tra l’ e le prime alture del Barigadu e del Guilcier. Realizzato nel primo Novecento e ampliato nel 1997, conserva il fascino ampio e solenne dei grandi spazi d’acqua. Le sue sponde irregolari si alternano a colline coltivate, pascoli, zone boscose e rovine sommerse che affiorano quando il livello dell’acqua scende.
🌾 Una distesa d’acqua che respira con la terra:
Il paesaggio intorno al lago è silenzioso e arioso. L’acqua si allunga in lingue che penetrano nelle valli, disegnando contorni mutevoli. Capre selvatiche, cormorani, aironi e cavalli pascolano liberi tra argini, sentieri e promontori. Qui la natura ha spazio e tempo per raccontarsi con calma.
👉 Consiglio: Fermati nei pressi di Sorradile o Bidonì al tramonto: la luce radente accende le acque e scolpisce le colline in controluce.
🚣 Esplorazioni tranquille e paesaggi interiori:
Il Lago Omodeo è perfetto per escursioni in canoa, passeggiate lungo i sentieri panoramici e momenti di sosta assoluta. Alcuni tratti sono raggiungibili solo a piedi o in bici, offrendo viste ampie e solitarie. Nei dintorni si trovano aree attrezzate, piccoli porticcioli e belvedere naturali.
👉 Consiglio: Organizza una giornata tra Ghilarza e Ardauli, alternando esplorazione e relax sulle sponde meno battute del lago.
🏞️ Archeologia, villaggi scomparsi e memoria sommersa:
Le acque del lago hanno sommerso antichi villaggi, come Zuri (in parte ricostruito in collina), e custodiscono resti romani e nuragici. Sulle alture circostanti si trovano chiese campestri, domus de janas e nuraghi che dominano l’orizzonte. Il territorio conserva un rapporto profondo con la storia e con i segni della civiltà rurale.
👉 Consiglio: Visita la Chiesa di San Pietro di Zuri, ricollocata pietra per pietra dopo l’invaso: un gesto raro di rispetto e ricostruzione.
🍴 Sapori di campagna e vini robusti:
La cucina locale riflette la vocazione agricola della zona: cicorie selvatiche, pane pistoccu, formaggi intensi, pecora in umido e pasta fatta a mano. Il tutto accompagnato da Cannonau e Bovale prodotti nelle vigne del Mandrolisai e del Barigadu.
👉 Consiglio: Assaggia un piatto di malloreddus al sugo di salsiccia con un bicchiere di rosso del Guilcier: il gusto del territorio in purezza.
🎉 Comunità vive e riti del tempo lento:
I paesi che si affacciano sul lago organizzano eventi stagionali, fiere agricole, giornate dedicate al vino e alla transumanza. L’accoglienza è semplice, generosa, e spesso legata a feste patronali e ricorrenze religiose che si svolgono tra sagrati, piazze e tratturi. È un contatto diretto con una Sardegna interna e sincera.
👉 Consiglio: Partecipa alla festa di Santa Maria di Ossolo in estate: la celebrazione avviene sulle alture, con vista sul lago e profumo di mirto nell’aria.
Il Lago Omodeo non cerca la scena: accoglie chi sa fermarsi, ascoltare e osservare. Le sue acque larghe portano lontano lo sguardo e lasciano spazio al silenzio della Sardegna più profonda.